L’IMPORTANZA DEL GRUPPO SANGUIGNO NELL’ALIMENTAZIONE: seconda parte

Eccoci nuovamente a parlare dell’importanza di alimentarsi basandosi 

sul ceppo di discendenza.

  

                         Oggi tratteremo in sintesi                                                IL GRUPPO A: IL CONTADINO

STORIA: il gruppo A apparve 20.000 anni fa, come risultato dell'adattamento dell'uomo cacciatore alla necessità di trovare nuove fonti di sostentamento a causa dello scarseggiare della selvaggina.

Alcuni uomini impararono prima a cibarsi di frutti selvatici e poi a coltivare la terra, trasformandosi da carnivori a vegetariani; inoltre, divenuti sedentari, si organizzarono in comunità sempre più numerose, esponendosi a un rischio maggiore di contrarre malattie trasmissibili dai propri simili.

 

Si trattò di un enorme cambiamento al quale questi uomini non sarebbero sopravvissuti senza un adeguamento delle proprie caratteristiche fisiche: il processo evolutivo innescato selezionò esemplari capaci di sfruttare al meglio i nutrienti dei vegetali e di difendersi efficacemente contro le infezioni da contagio. Tutto questo non sarebbe potuto succedere senza una mutazione delle caratteristiche del sangue (che svolge un ruolo fondamentale per il buon funzionamento dell'apparato digerente e del sistema immunitario, generando un nuovo gruppo sanguigno: il gruppo A.


Gli appartenenti al gruppo A hanno ereditato dai propri predecessori

una scarsa tolleranza delle proteine di origine animale e un sistema immunitario efficace contro le infezioni virali e resistente ai cambiamenti ma debole verso le malattie di tipo batterico (es.: bronchite) e poco attento nei confronti delle cellule tumorali che non riconosce immediatamente come nemiche.

 

Anche le esigenze fisiche del nuovo uomo cambiarono: mentre l'uomo cacciatore necessitava di grande forza e resistenza fisica per portare a termine con successo estenuanti battute di caccia, l'uomo contadino svolgeva attività che richiedevano soprattutto pazienza, resistenza e spirito di solidarietà. Tutto questo si può ritrovare oggi nella tipica insofferenza degli appartenenti al gruppo A verso ogni tipo di situazione stressante. Per questo motivo, gli eredi dei primi uomini contadini dovrebbero scegliere attività fisiche che prediligano costanza, resistenza

e concentrazione, come le arti marziali e lo yoga che favoriscono il rilassamento, ma anche stretching, ciclismo e nuoto.

 

Caratteristiche del tipo A

Le persone di tipo A  ricevono maggiori effetti benefici assumendo una dieta vegetariana, in particolare con cibi naturali e freschi, appartenendo  al filo genetico dei primi stanziamenti agricoli e dell'addomesticamento degli animali.

 

Potremmo così riassumere il profilo del tipo A

è il primo vegetariano: necessita di un'alimentazione contadina per

restare in linea e conservare energia.

ha un apparato digerente sensibile

ha un sistema immunitario troppo tollerante e poco vigile

si adatta bene a condizioni ambientali e dietetiche stabili

 

reagisce bene allo stress praticando attività rilassanti

 

Il tipo A è predisposto ai disturbi dell'apparato cardiovascolare e all'iperglicemia, a causa di una minore attività dell'insulina pancreatica. Dopo aver assunto cibi inadatti (carne rossa), il suo apparato renale svolge minore attività con ritenzione di liquidi, il suo apparato digerente ha un processo digestivo più lento e in generale si sente intorpidito e stanco.

Il gruppo A, al contrario del gruppo 0, soffre in particolare di una minore acidità nella cavità gastrica che non permette una totale demolizione delle proteine della carne. Anche i latticini rallentano il suo metabolismo e poiché sono ricchi di grassi saturi, si rivelano un pericolo per la parete delle arterie.

 

Il frumento è considerato ambivalente: se ingerito in eccessiva quantità provoca un'acidità eccessiva a livello dei muscoli determinando un maggiore affaticamento.

 

determinano l'aumento di peso

carne perché viene digerita male e favorisce accumulo di grassi e tossine

latte e latticini perché rallentano il metabolismo delle altre sostanze nutritive

fagioli di spagna e di lima perché interferiscono con gli enzimi digestivi e rallentano il metabolismo

il frumento in eccesso perché inibisce l'attività dell'insulina e ostacola l'utilizzazione delle calorie

 

favoriscono la perdita di peso

oli vegetali perché rendono la digestione più efficiente e prevengono la ritenzione di liquidi

alimenti a base di soia perché rendono la digestione più efficiente e vengono metabolizzati rapidamente

gli ortaggi perché vengono metabolizzati rapidamente e aumentano la motilità intestinale

l'ananas perché aumenta l'utilizzazione delle calorie e la motilità intestinale.

 

Alimenti particolari per il gruppo A

 

La carne e pollame

Per raggiungere i maggiori benefici, il tipo A dovrebbe eliminare tutti i tipi di carne dalla dieta; tuttavia basta aumentare il consumo di pesce e preferire la carne più magra come il pollo e il tacchino al forno o alla griglia. Stare alla larga dagli insaccati perché contengono i nitriti, mal tollerati dal tipo A in possesso di succhi gastrici poco acidi.

Evitare agnello anatra coniglio cuore fegato maiale manzo oca salumi vitello

Indifferenti pollo, tacchino

 

Il pesce i crostacei

Il tipo A può assumere il pesce in modiche quantità tre o quattro volte la settimana ma deve evitare alcuni pesci come la sogliola che può irritare il suo sistema digestivo.

Da preferire cernia, merluzzo, ombrina, salmone, sardine, sgombro, trota

Indifferenti  luccio, palombo, pesce spada, spigola, tonno, trota salmonata

Meglio evitare anguilla, aragosta, aringa, calamari, cozze, gamberi, nasello, ostriche, persico-spigola, polpo, sogliola, vongole

 

Il latte, i latticini e le uova

Il tipo A tollera piccole quantità di formaggi fermentati ma deve evitare prodotti caseari a base di latte intero e limitare il consumo di uova.  Se il tipo A soffre di asma bronchiale o di bronchite cronica, le reazioni allergiche tendono ad aggravarsi all'ingestione di latticini.

Da preferire formaggio e latte di soia

Indifferenti gelato allo yogurt, mozzarella magra, ricotta magra, yogurt alla frutta e magro

Meglio evitare burro, camembert, emmental, formaggini, formaggio fresco, gelato con il latte intero, gorgonzola, latte intero e scremato, parmigiano provolone.

 

Gli oli e grassi

Il tipo A non necessita di un grande apporto di grassi, al contrario deve limitarli, un cucchiaio d'olio di oliva al giorno sull'insalata o sulla verdura contribuisce a una migliore funzionalità del processo digestivo.

 

I legumi

Il tipo A prospera ingerendo le proteine contenute nei legumi. Tuttavia i fagioli bianchi di Spagna, quelli di Lima, i fagioli rossi e i ceci sarebbero da evitare perché potrebbero ridurre la produzione dell'insulina e favorire l'iperglicemia.

 

I cereali

Il tipo A si adatta bene a una dieta a base di cereali ma deve preferire i prodotti meno raffinati. Il glutine di frumento, in particolare, produce un'eccessiva quantità di acido che potrebbe danneggiare il suo sistema muscolare. In quel caso assumere frutta che genera un aumento di alcalinità.

Da preferire grano saraceno, dolci di riso, pane di soia, farina d'avena di segale di riso.

Indifferenti crusca di riso e d'avena, fiocchi di mais, farina d'avena di mais e di riso, miglio soffiato, orzo, riso soffiato, pane di farro e di miglio, pane di sola segale e senza glutine

Da evitare pane di frumento integrale, pane di segale e altri cereali, farina bianca e di frumento integrale, pasta fresca di grano tenero, pasta di semola di grano duro.

 

Gli ortaggi

Sono di vitale importanza per il tipo A perché forniscono minerali enzimi e antiossidanti. Meglio però assumerli crudi o cuocerli al vapore o al forno per ridurre più possibile la perdita di quelle sostanze.

Sono tuttavia raccomandati i broccoli ricchi di antiossidanti; rinvigoriscono il sistema immunitario (particolarmente vulnerabile nel gruppo A). Consigliati anche il cavolo verde, le carote, la verza, la zucca e gli spinaci; in modo particolare l'aglio che nel tipo A, oltre la fluidificazione del sangue, svolge in modo più puntuale le sue proprietà difensive e antibiotiche. Anche le cipolle bianche contengono un potente antiossidante.

Da evitare invece i peperoni e le olive fermentate che possono provocare disturbi della digestione gastrica; anche i pomodori, le patate, il cavolo rosso e bianco.


In sintesi:

Da preferire aglio, bietole, broccoli, carciofi, carote, cavolo rapa e verde, cicoria, cipolle rosse gialle e spagnole, lattuga romana, porro, prezzemolo, rafano, rape, scarola, spinaci, tarassaco, verza, zucca.

Indifferenti asparagi, avocado, barbabietole, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, cerfoglio, cetrioli, cime di rapanello, cipolle verdi, crescione d'acqua, cumino, coriandolo, finocchi, indivia, altre lattughe, mais, olive verdi, radicchio, rapanelli, rucola, scalogno, sedano, zucchini.

Da evitare cavolo bianco cinese e rosso, funghi coltivati, melanzane, olive greche, nere e spagnole, patate bianche, dolci e rosse, peperoncino, peperoni gialli, rossi e verdi, pomodori.

 

La frutta fresca

Il tipo A deve mangiare frutta almeno tre volte al giorno (a meno che non abbia problemi di calorie per sovrappeso). E' tuttavia importante che scelga la frutta più alcalina come i frutti di bosco e le prugne per equilibrare l'azione dei cereali che tendono a rendere i muscoli più acidi.  I frutti tropicali, come il mango e le papaia, contengono un enzima digestivo che non è benefico per il tipo A come lo è per gli altri gruppi. L'ananas è invece un ottimo digestivo.

Assolutamente da evitare sono le arance che irritano lo stomaco del tipo A, povero di succhi acidi, e interferiscono con l'assorbimento dei minerali indispensabili. Il pompelmo invece, pur essendo acido, esplica un'azione benefica perché al termine della digestione tende a divenire alcalino. Anche i limoni, controllando la produzione di muco gastrico, svolge nel tipo A un potere benefico. Per aumentare l'assunzione di vitamina C, potente antiossidante e antitumorale, si può far uso anche di Kiwi.

La banana non è ben tollerata dal tipo A. Per assumere potassio, fare uso di albicocche, fichi e altre varietà di melone.

Da preferire albicocche, ananas, ciliegie, fichi freschi e secchi, limoni, mirtilli, more, pompelmo, prugne nere, rosse, verdi e secche, uva sultanina.

Indifferenti anguria, avocado, cachi, datteri, fichi d'india, fragole, kiwi, lamponi, melagrana, mele, melone d'inverno, pere, pescanoce, pesche, ribes nero e rosso, uva.

Da evitare arance, banane, mandarini, mango, melone mielato, noci di cocco, papaia, rabarbaro.

 

I semi e la frutta secca

Semi di zucca, di girasole, mandorle e noci sono alimenti preziosi per il tipo A perché correggono il deficit di proteine dovuto all'eliminazione della carne. Tuttavia essi contengono molte calorie e richiedono un grande lavoro del sistema epatico. Sono quindi da evitare in una dieta atta a perdere peso e in coloro che hanno problemi ipercolesterolemia e insufficienza epatica.

 

Le bevande

Un bicchiere di vino rosso è un ottimo aiuto per il cuore. Anche il caffè e il tè verde vanno bene (meglio se alternati) perché stimolano la produzione di acido gastrico.

Da preferire Caffè, tè verde, vino rosso

Indifferenti vino bianco

Da evitare acqua di seltz e di soda, bibite a base di cola, birra, liquori, tè nero anche deteinato. 


Nota: ausilio informazioni : Studi P.J. D'Adamo


Nei prossimi articoli parleremo in sintesi degli altri gruppi.


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